domenica 18 novembre 2018

Le Vie del Gusto a Portogruaro : la Macelleria Rosticceria Mian in Borghi d’Europa


La rete internazionale Borghi d’Europa ha inserito il Veneto Orientale nel percorso
d’informazione dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
Uno degli itinerari sviluppati dalla rete riguarda le Vie del Gusto e,in particolare nella
storica Città di Portogruaro.
In questo viaggio i giornalisti e i comunicatori hanno incontrato la
“ La nostra famiglia opera nel settore delle carni -ci racconta Natalino-, da almeno
tre generazioni. La filosofia alla quale ci siamo sempre ispirati è semplice : garantire
la qualità partendo dalle scelte, al vivo nelle stalle dei contadini, che conosciamo da
anni e anni.Dopo la macellazione la carne arriva nel nostro laboratorio, dove viene
preparata con cura e competenza.”
Quella cura e competenza che portano il macellaio di oggi ad essere anche un po’
gastronomo : ecco dunque le proposte prontocuoci,appetitose,fantasiose per andare incontro
ai problemi di tempo delle donne in carriera.
“ La nostra professione si è evoluta nel tempo e si è arricchita di nuovi spunti e di opportunità – osserva Alessandro (terza generazione del Mian nell’arte-: la stessa attenzione la riserviamo ai salumi, sia quelli che creiamo nel nostro laboratorio sia quelli che acquisiamo da altri fornitori”.
Notiamo che anche i prodotti ‘di complemento’ (sughi, vini,ecc.) sono scelti fra le produzioni
artigianali d’eccellenza, che non si trovano certamente nella grande distribuzione.
Proprio per questi motivi, i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d’Europa hanno
invitato la Macelleria Rosticceria Mian a partecipare alle iniziative di Borghi d’Europa, poiché rappresenta un esempio autorevole nella ‘filiera corta’ agroalimentare del Veneto Orientale.
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lunedì 16 luglio 2018

L’ITALIA DEL GUSTO ALLA SCOPERTA DI STAPPO WINE, I SOMMELIER 2.0

La Redazione milanese de l’Italia del Gusto, sempre molto attenta alla diffusione della cultura del vino, ha incontrato e fatto quattro chiacchiere con 2 dei 3 giovani imprenditori e fondatori di Stappo Wine, un progetto brillante e innovativo, legato alla figura del sommelier in un contesto fuori dagli schemi, il cosiddetto “personal sommelier”.
2 dei 3 numi tutelari di Stappo sono sommelier Ais dal 2014, ed hanno conseguito un master in viticoltura nell’Oltrepo Pavese, mentre la terza anima proviene da tutt’altro universo professionale, ovvero dal retail della moda.
Solitamente, quando pensiamo al sommelier classico dell’Ais , viene subito in mente una persona molto impostata e preparata, che serve e consiglia i vini in maniera molto elegante nei luoghi classici della ristorazione o ad importanti banchi d’assaggio.
Invece, il progetto di Stappo è quello di rompere gli schemi e di diffondere la cultura del vino anche alle persone che lo conoscono meno, in maniera molto meno formale, facendo fare delle esperienze nuove e preziose, attraverso degli eventi ad hoc in location poco usuali nel panorama enogastronomico: il primo evento di Stappo si è infatti tenuto il 6 maggio 2017 in una sartoria di Milano, per fare capire alle persone che ogni vino è come un vestito su misura, con taglio sartoriale quindi.
Gli eventi di Stappo si svolgono perlopiù nell’importante piazza meneghina e non comprendono il classico catering, bensì vengono proposti degli ottimi abbinamenti cibo-vino, anche se i 3 soci e amici si spostano senza problemi in varie zone vitivinicole, al fine di raccontare diversi vini e diversi terroir, momento fondamentale di tali eventi, che possono anche essere realizzati per aziende e privati. Poi, nel sito internet è presente anche un piccolo e-commerce, dove la gente può scegliere di acquistare tra circa 90 etichette di ottimi vini.
I riscontri del pubblico sono alquanto apprezzati, ad esempio molte donne partecipano incuriosite dal grande mondo del vino. La positività della gente che ascolta la storia dei vini presentati, assieme alla componente turistica, almeno per Milano, è prezioso carburante per gli sviluppi futuri e ambiziosi di Stappo Wine, che si pone l’obiettivo di diventare un grande brand in tutta Italia, formato dai sommelier 2.0!

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venerdì 2 marzo 2018

Milano,Vetrina del Gusto : le ferrovie dimenticate




Borghi d’Europa ,in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018,
mette in campo diverse ‘Azioni’ che toccheranno oltre 20 borghi e territori italiani ed
europei, al fine di ‘informare chi informa’.
Ogni borgo e territorio verrà letto e proposto secondo le ‘chiavi’ culturali dei Percorsi
Internazionali che Borghi d’Europa propone ( sono ben dieci : I Percorsi della Fede,
La Montagna dell’Informazione,Abitare per Vivere, le Vie della Birra,le Vie del Caffè,
le Vie d’Acqua, Le Vie dei Norcini, I Borghi della Storia, Le ferrovie (non) dimenticate,
I Mulini del Gusto e le Vie del Pane).
La speciale unità di informazione nazionale, promuove, in particolare, l’iniziativa Milano,Vetrina del Gusto, per confrontare e ‘raccontare’ le diverse esperienze territoriali.
La prima azione riguarda il tema delle ferrovie dimenticate (il 4 marzo viene proposta infatti da
Co.Mo.Do -Cooperazione per la Mobilità dolce, la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate).
Borghi d’Europa partecipa da molti anni a questa iniziativa, alla quale viene dedicata una
intera puntata della trasmissione multimediale L’Italia del Gusto (Sky,La 9 Italia, web), con una intervista a Gunnar, nume tutelare della Osteria della Stazione,l’Originale (vicino alla Stazione Centrale) e uno spazio (La Bottega dei Ricordi), dedicato all’antica trattoria pizzeria Le Passere di via Padova.Seguiranno poi le visite gustose nei pressi della Stazione di Porta Genova, per il progetto
I Borghi del Gusto lungo le strade ferrate.
I temi de ‘2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale’, ci porteranno al Padiglione Ferroviario
del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.